Durante la nostra stupenda escursione nel bosco di San Marco abbiamo trovato molte piante, con caratteristiche particolari ed affascinanti, che dobbiamo imparare a conoscere e a tutelate per conservare la notevole complessità dell'ecosistema boschivo.
- Hepatica nobilis (fam. Ranunculacee)
E' anche chiamata epatica triloba, fegatella, anemone epatica, erba trinità.
Il nome epatica si riferisce alla forma delle foglie che ricordano il fegato. In antichità veniva usata per la cura delle disfunzioni epatiche in base al principio delle affinità, secondo cui la forma di una particolare parte di una pianta indicava le patologie che questa avrebbe potuto curare.
- Helloborus foetidus (fam. Ranunculacee) ATTENZIONE PIANTA VELENOSA!!
L'Elabro fetido è una pianta erbacea perenne sempreverde che raggiunge i 50 cm di altezza; i fiori penduli sono verdi con la parte apicale rossa; cresce su terreni calcarei. Tutte le parti della pianta sono velenose per la presenza di glicosidi che provocano diarrea, delirio, convulsioni e morte per insufficienza respiratoria.
- Phyllitis scolopendrium (fam. Aspleniacee). FELCE RARA E PROTETTA
Il nome scolopendrium deriva dal fatto che i sori, presenti nella pagina inferiore delle fronde, poichè sono allungati e hanno una disposizione obbliqua, ricordano le zampe della scolopendra (centopiedi)
- Ruscus aculeatus (fam. Liliaceae): PIANTA PROTETTA
Nome comune: pungitopo (in passato veniva disposto intorno alle provviste per salvaguardarle dai topi)
Arbusto sempreverde, tipico della macchia mediterranea; presenta strutture che sembrano foglie, ma in realtà sono rametti modificati con funzione fotosintetica (cladodi). Un'altra particolarità è la presenza di fiori sulla pagina inferiore dei cladodi, da cui originano le tipiche bacche rosse.
Al ruscus vengono attribuite proprietà antinfiammatorie, diuretiche ed antireumatiche