Diario di bordo delle attività di Educazione Ambientale organizzate dall'Istituto Tecnico "G.Mazzocchi" di Ascoli Piceno

23.3.10

EREMO DI SAN MARCO

L'Eremo cistercense di San Marco risale al 1200 circa. I monaci cistercensi cercavano asilo nelle zone più lontane dagli insediamenti umani, in località disabitate e inaccessibili. Pertanto la Montagna dei fiori, con i suoi boschi e i suoi sentieri difficili da percorrere, fu ritenuta un luogo idoneo alla costruzione del monastero che venne edificato in prossimità di una grotta naturale.
Per saperne di più
http://www.itisap.com/Eremo/home.html




La stupenda visuale dalle bifore dell'eremo
















Le scale di ingresso all'eremo.
La volta dell'eremo è completamente ricoperta da un tappeto di Capelvenere (Adiantum capillus veneris). Il Capelvenere appartiene al gruppo delle Pteridofite (Felci), piante che si riproducono tramite spore prodotte all'interno di sporangi, sulla pagina inferiore delle fronde (Gli sporangi del capelvenere hanno una caratteristica forma rettangolare e sono di colore marrone, ben visibili nella foto).
Il nome Capelvenere deriva dal fatto che le fronde sono leggere e delicate ed inserite su un sottile stelo nero e lucente come i capelli di Venere.

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