Diario di bordo delle attività di Educazione Ambientale organizzate dall'Istituto Tecnico "G.Mazzocchi" di Ascoli Piceno

20.5.08

VISITA ALLA SENTINA: pubblicazione articolo


Il Corriere Adriatico, il 18 maggio, ha pubblicato l' articolo relativo alla nostra visita alla Sentina; ecco il testo:

Uno studio ecologico sulla Sentina

ASCOLI - L’Itas “Mazzocchi”, nell’ambito delle diverse attività svolte quest’anno in collaborazione con il Circolo Legambiente di Ascoli Piceno, ha anche affrontato lo studio della Sentina per comprenderne l’importanza bio-ecologica. Dopo una lezione propedeutica in classe con i naturalisti Luca Bracchetti e Giorgio Marini, gli alunni delle classi 3 B e 3 C dell’indirizzo biologico, accompagnati dai docenti Paola Amato, Paola Bruni, Roberto Bocchio e Varinia Verdecchia, si sono recati in visita presso la Sentina di Porto d’Ascoli. E’ stata una full immersion: i ragazzi infatti, hanno visitato tutta la Riserva, dal Fosso Collettore, a nord, fino alla foce del Tronto, che la delimita a sud. Negli incolti temporaneamente allagati hanno osservato numerose garzette, piccoli aironi dal piumaggio candido e molto elegante, a caccia delle numerose rane verdi, a loro volta utili divoratrici delle larve di zanzara. Erano presenti anche diversi uccelli “limicoli”, cioè quelli con becco e zampe lunghi, in cerca di invertebrati nel fango. In particolare sono stati avvistati diversi piro piro boscherecci ed alcune pittime reali, dal portamento particolarmente elegante. Anche il grande e grigio airone cenerino non si è fatto attendere, ormai divenuto comune in quasi tutte le zone umide della provincia, mentre gheppi, rondini, passeri e storni volavano un po’ ovunque, tutti alle prese con la nuova stagione degli amori. Giunti sulla selvaggia e suggestiva spiaggia della riserva, i ragazzi hanno osservato le rare piante che caratterizzano le dune, che, oltre a costituire un prezioso patrimonio naturale, perché altamente specializzate a vivere sulla sabbia e quindi non rinvenibili altrove, grazie alle loro radici profonde costituiscono, anche, una valida barriera contro l’erosione marina. Ciliegina sulla torta è stato il rinvenimento di almeno una coppia di fratino, un piccolo uccello limicolo che nidifica proprio sulla sabbia, all’inizio delle dune. Con un po’ di pazienza ed un pizzico di fortuna alcuni alunni, guidati dai naturalisti, hanno trovato un mimetico nido con tre uova. Un evento di notevole importanza, dato che la specie è protetta dalle direttive europee e dalle leggi nazionali perché considerata a rischio di estinzione a causa della “cattiva gestione naturalistica” delle spiagge operata dall’uomo. Dall’ultimo censimento regionale effettuato nel mese scorso risulta che nelle spiagge delle Marche sono presenti meno di 10 coppie di fratino. Fin da quest’anno, per fortuna, nella spiaggia della riserva, partirà un progetto per la conservazione di questo piccolo uccello, che consisterà nella sensibilizzazione dei frequentatori a rispettarlo. I suoi nidi infatti subiscono frequentemente la distruzione a causa di cani liberi di vagare per la riserva, di cavalli ed ignari cavalieri che scorrazzano sulle dune in lungo e in largo o semplicemente dal calpestio di passeggiatori. Il progetto, già sperimentato nelle spiagge del vicino Abruzzo, consisterà nell’apposizione di cartelli informativi sulla biologia riproduttiva della specie e sui piccoli accorgimenti adottabili per far si che esso possa portare a termine la riproduzione, regolamentando le modalità di accesso di alcuni tratti di spiaggia e favorendone invece una fruizione consapevole. Ricordiamo l’iniziativa “Spiagge e fondali puliti” organizzata da Legambiente per il 23, 24 e 25 maggio.

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